MY CITY BRINDISI (ITALY)
La Provincia di Brindisi è una provincia della Puglia di 402.870 abitanti, con capoluogo Brindisi. È stata istituita nel 1927 per scorporazione dall'antica Terra D'Otranto e comprende 19 comuni, oltre al capoluogo. Sia da un punto di vista democrafico che per quanto riguarda la superficie, rappresenta la quinta provincia della regione.
Affacciata a nord-est sul mare Adriatico, confina a nord con la Provincia di Bari, a ovest con la Provincia di Taranto e a sud-est con la Provincia di Lecce.
Negli ultimi anni questa provincia ha conosciuto un processo di cambiamento del proprio assetto economico, con una progressiva diminuzione del peso dell'Industria e una crescita del settore terzario. Significativo l'aumento del turismo, dovuto ad una buona dotazione infrastrutturale, rispetto al resto del Mezzogiorno, ed alla valorizzazione delle numerose risorse naturali e artistiche presenti in tutto il territorio.
La provincia di Brindisi, estesa per 1.839 chilometri quadrati[2], è la seconda provincia più piccola della regione, dopo la provincia di Barletta-Andria-Trani, ma al suo interno comprende vari territori: all'estremo nord, restringendosi fino a toccare il confine con la provincia di Bari, tocca il limite meridionale della Terra di Bari; al centro e a sud, invece, rientra nella subregione del Salento; al nord rientra nella subregione delle Murge, mentre, in direzione nord-ovest, al confine con la provincia di Taranto e parte della provincia di Bari, rientra nella Valle d'Itria. Ad est vi è il litorale adriatico, lungo 80,606 km in parte roccioso, ricco di piccoli approdi ed insenature che si alternano a lunghe spiagge sabbiose.
Il territorio cambia notevolmente da zona a zona: nei settori ad ovest, al centro ed a nord il paesaggio è caratterizzato da colline, lame, boschi e dai tipici trulli. A sud, invece, il paesaggio si presenta sostanzialmente piatto e in gran parte adibito alle coltivazioni (come quasi tutto il paesaggio salentino)[3].
Il territorio provinciale, secondo la Carta Geologica d'Italia, redatta dal Servizio Geologico d'Italia[4][5][6], è composto da vari tipi di terreni: nella zona centro-meridionale prevalgono calcari dolomitici[4] (presenti generalmente nella zona occupata dall'altopiano delle Murge), piccoli depositi eluviali[4], sabbie, anche argillose, talvolta ben cementate[4], limi grigi lagunari-palustri recenti[4] (presenti nei territori di Francavilla, Oria e San Donaci[4]), calcareniti e calcari tipo panchina[4], calcari bioclastici ben cementati[4] e sabbie calcaree poco cementate[4]. Nella zona centro-settentrionale, invece, prevalgono calcari di Bari e di Mola[6], risalenti al Cretacico superiore[6], e depositi calcareo-arenacei[6] o calcareo-arenacei-argillosi[6], risalenti al Pleistocene[6].